L’idea è nata durante il periodo di lockdown causato dal Coronavirus: tanto tempo
“libero” da passare a casa coi figli, diversi model kit presi per sviluppare capacità
motorie e concentrazione e infine la folgorazione data dalla posabilità di questi
modelli.
E’ stato un processo relativamente naturale, quando riesci a mettere in posa un robot come un essere umano il passaggio alla riproducibilità dalla posa classica è istantaneo. Così ci si ritrova a muovere gli arti, la testa, il torace di un modellino per ripercorrere gli stilemi, i calcoli, le geometrie che hanno portato al successo i grandi artisti del passato.